Apparentemente questa sembra essere una domanda semplice a
dir poco banale! Cerchiamo di capirci ci riferiamo a persone che hanno iniziato
a verificare nella loro vita una reale
carenza di “spessore".
Con questo intendo aver “visto” la totale pochezza della
nostra miserabile Vita; fare ogni giorno le stesse cose per ambire a: soldi, maggiore considerazione dalla società , sesso, essere ammirati come dei
super-uomini,etc.
Insomma ognuno di noi a seconda della propria esperienza e
del proprio carattere, è legato più ad un aspetto o più ad un altro; ma cosa
succede quando per qualche motivo ci rendiamo conto che tutto questo non
esiste? Cosa succede in noi quando prendiamo coscienza della totale assenza di
realtà in questi presupposti che per noi erano FONDAMENTALI? Bè nella maggior
parte dei casi il primo periodo è di smarrimento
e non sappiamo più cosa dobbiamo fare.
Certo perché ognuno di noi ha la necessità di credere in
qualcosa, di dare una motivazione
all’alzarsi ogni mattina e compiere la sua solita recita giornaliera; se
togliamo i suoi psico-scopi cosa resta? Solo lui/lei è questo è terribile
per MEDIOMAN, vedere se stessi fa male!
Questo perché ci si rende conto della nostra frammentazione e della nostra
nullità.
Bene fatta questa doverosa premessa, cerchiamo di dare una
risposta alla nostra domanda: perché una
volta che ci siamo resi conti di tutto questo, non decidiamo di cambiare
definitivamente?cosa ci blocca e ci impedisce di trasformarci da clisaride a
farfalla?
Nell’ultimo incontro del nostro gruppo (link: http://www.youtube.com/watch?v=TV8TIqyWEHc ) abbiamo cercando di rispondere a questa basilare domanda ( peccato il video non è venuto) ma volevo riportare le nostre considerazioni.
Le motivazioni sono eterogenee e dipendo sempre e comunque dal nostro particolare tipo psicologico e dalle esperienze accumulate. Certamente la PAURA è il deus ex machina e in particolar modo la paura della morte è sempre presente in noi; ma superando un po’ questo limite iniziale e approfondendo la cosa scopriremo che esistono:
- Timori economici ( sempre legati alla paura ma nella forma “finanziaria”, cambiare lavoro e vita ci spaventa perché conosciamo cosa lasciamo ma spesso non cosa andremo a fare)
- Uscire dal nostro gruppo di appartenenza
- Vedere e superare i nostri condizionamenti dati da: società, religione, classe sociale, famiglia e genitori
- Timore di diventare noi artefici di noi stessi per cui non poter più delegare la “colpa” ad altri per la nostra vita
- Distruggere l’immagine che ci siamo fatti di noi stessi
Penso che ogni punto elencato sia chiaro, ma vorrei
approfondire con voi il senso di appartenenza al gruppo che credo essere un po’
la colonna portante della nostra limitatezza.
Se guardiamo le cose obiettivamente scopriremo che non c’ è molta differenza nel definirsi Cristiani
o Musulmani: anche se questa distinzione ha creato e crea ancora oggi
sofferenza, morte e tante altre brutture; se andiamo ad analizzare più
profondamente il significato vedremo che nella maggior parte dei casi non abbiamo
scelto la nostra religione, ma soprattutto i meccanismi che ci sono in una
o nell’altra sono gli stessi!
L’uomo per sua natura vuole e deve far parte di un
sovra-gruppo composto da altri esseri che la pensano come lui; questo ci fa
sentire protetti e accettati perché nel nostro gruppo di apparenza esistono
terminologie simili, idee simili e atteggiamenti simili.
Se ci rendessimo conto che non possiamo delegare agli altri
il nostro personale percorso saremmo automaticamente fuori del gruppo! Questo
ci farebbe soffrire immensamente perché proveremmo un senso di isolamento e di solitudine.
Confondiamo spesso questi due termini supponendo che descrivano lo stesso stato, ma in realtà sono cose diverse e , a mio parere, opposte.
Confondiamo spesso questi due termini supponendo che descrivano lo stesso stato, ma in realtà sono cose diverse e , a mio parere, opposte.
Il senso di solitudine
sarà una tappa necessaria nella
comprensione dei nostri limiti senza questo passaggio non potremmo “andare
oltre”; ognuno di noi deve abbandonare un vecchio modo di pensare se vuole provarne
uno nuovo e percepire i confini del proprio gruppo significa essere messi
automaticamente fuori senza più nessuna possibilità di rientrare.
Si potremmo anche prenderci in giro, dimenticando le nostre
considerazioni e facendo finta di essere ancora li, ma ormai sappiamo fiutare
la differenza.
Vediamo la follia di alcuni comportamenti di chi ,invece, è
ancora condizionato al “vecchio” schema e non potremmo più negarlo…insomma la
nostra intelligenza ha compiuto un salto qualitativo e pensare di poterlo
dimenticare è una buffonata.
Isolamento nasce
dal momento che noi crediamo di “essere
soli”, questo è un meccanismo della nostra mente abituata a ragionare in
maniera sbagliata! Perché siamo sempre in contatto diretto con tutti gli altri
appartenenti a questo straordinario pianeta ( Jung parlava di “coscienza
collettiva”);una volta che abbiamo “visto” questo aspetto sentiremo in maniera
diretta l’assenza totale dell’isolamento ( che può esistere quindi solo in una
versione alterata della nostra mente).
Per cui attraverso la
solitudine verificheremo la totale assenza di isolamento.
Stessi discorsi possono essere fatti fra due nazioni in guerra: se ci
rendessimo contro di far parte di una nazione che ha dichiarato guerra ad
un’altra per motivi spesso lontani da noi, come
potremmo uccidere un nostro simile? Se avessimo solo per un secondo questa
percezione cadrebbero tutti gli schemi che ci portiamo dietro (spesso inculcati
dalla nostra famiglia), e proveremmo un’ apertura di coscienza. Questo non
significa diventare Santi ma solo vedere
improvvisamente la REALTA’ cosa che noi non avevamo mai fatto!
Chiuderei con una riflessione di questi giorni: ma tutte le
persone che vanno ad ascoltare il nuovo PAPA la domenica e che urlano “ PAPA
UNO DI NOI” sono mosse da un senso di FEDE ( come loro sostengono) o da uno
stato di ipnotismo collettivo?
Rendersi conto di essere parte di un gruppo potrebbe
liberarle dalla loro personale “caverna”? fatemi sapere cosa ne pensate a
riguardo con qualche commento così approfondiamo l’argomento insieme.
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