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Questo Blog nasce come punto di incontro fra menti in divenire che hanno necessità di conoscere andando al di là dei concetti e delle forme convenzionali.

venerdì 21 dicembre 2012

Human Machine


Iniziando ad osservarci davvero e questo significa portarlo da essere un’idea ad un concetto concreto, ci rendiamo conto che le nostre personali registrazioni non sono tutte uguali o meglio si riferiscono a funzioni diverse della nostra macchina umana.
La suddivisione in centri è utile per poter iniziare ad organizzare quello che impariamo circa noi stessi. Questo perché se iniziamo ad osservarci confondendo un’emozione con un pensiero non sapremo mai come poter lavorare su questo aspetto: questo significa anche che nel nostro lavoro è necessario andare per gradi per cui è meglio iniziare con il nostro centro intellettuale che, per alcuni aspetti, è sotto il nostro controllo.
Per questo motivo all'inizio chi è più avanti di noi nel cammino, cerca di passarci informazioni nuove di cui non eravamo al corrente perché in effetti la non conoscenza ci induce nell'illusione  che così come siamo va tutto bene.
In effetti è proprio una questione di ignoranza nel senso che se non sappiamo come siamo fatti e così facendo resteremo sempre in balia di noi stessi e dell’ambiente esterno che ci influenza in modo decisivo ( guardate le vostre sensazioni in un notte di luna piena..)
Bene allora la suddivisione didattica è di considerare la totalità della macchina umana come una fabbrica a 5 livelli ( partendo dal più basso al più alto):

1.Centro Sessuale
2.Centro Istintivo
3.Centro Motorio
4.Centro Emozionale
5.Centro Intellettuale

Spessissimo si crea confusione già qui: questo perché  molti credono di riuscire a lavorare sul primo punto da subito mentre in realtà non possono e  anzi, nella maggioranza dei casi, creano più danni a loro stessi che altro. Non utilizzando un metodo armonioso di evoluzione andranno a far crescere gli attriti personali piuttosto che creare pace e tranquillità interiore.
Per cui è necessario partire dal punto 5, acquisendo maggiori informazioni su noi stessi e sul mondo nel quale viviamo .Fintanto continueremo a vivere in un piccolissimo spazio fatto solo da quella che crediamo essere la nostra vita (amicizia, affetti, abitudini, lavoro etc) resteremo sempre limitati e insignificanti.
Adesso l’osservazione di noi stessi parte da qui dall'utilizzare in maniera opportuna la nostra capacità di discernimento comprendendo in quale dei 5 centri ci troviamo analizzando le situazioni che ci capitano; è chiaro che questo non deve diventare il nostro scopo ultimo, altrimenti faremo solo un esercizio intellettuale; tutto questo ci deve accompagnare quotidianamente in modo da essere  una pratica estremamente viva  e dinamica.
Facciamo subito un esempio chiarificatore: siamo in ufficio dobbiamo finire un lavoro e abbiamo poco tempo e non siamo d’accordo con il nostro collega con il quale dobbiamo cooperare. Lui ci dice che come abbiamo fatto non va bene e ci attacca apertamente anche perché è sotto-stress, e inoltre non è una persona interessata alla propria evoluzione. Cosa dobbiamo fare???
Reagiamo arrabbiandoci anche noi perché va bene l’evoluzione, ma questo proprio non capisce niente!inoltre il tempo è davvero poco: risultato il lavoro subirà almeno un ritardo e noi siamo anche parecchio incazzati ( nel caso più semplice ci verrà un mal di pancia!)
Cosa ci è mancato in questo caso? Bè l’osservazione di noi stessi e della situazione perché le parole e l’atteggiamento del collega ci hanno fatto scattare…la situazione ci ha infastidito e ci ha smosso il centro emozionale che come un cavallo imbizzarrito, ha attaccato il nostro nemico in questo caso il povero collega.
Spessissimo è proprio questo centro il 4. che è complicato da “vedere” perché ha maggiore energia di quello intellettuale e una volta fuori controllo va per la sua strada;  ci fa diventare ciechi e non possiamo che reagire. Bene la direzione del nostro lavoro in questo caso è quella di iniziare ad intravedere dei precursori, un po’ come per restare nel cavallo, quando inizia a scalciare e soffiare.
Se riusciamo a “vedere”, sempre con il centro intellettuale, e sempre in maniera più nitida il punto di non ritorno possiamo togliere forza all'emozione negativa che si è formata e nello stesso tempo non passare il totale controllo della macchina al centro in quel momento fuori controllo.
Abbiamo capito pertanto che all’inizio è una rieducazione del centro intellettuale che dovrà lavorare a pieno regime e sempre più verso la sua totale attenzione (deve diventare il nostro RE).
Molti campioni adesso diranno che l’osservatore neutro è qualcosa fuori dal piano fisico ( il nostro Sé) e che quindi non è in relazione con qualcosa relativa al nostro corpo; in parte è vero in parte no.
L’osservatore è sempre li ed è completamente formato ma difficilmente, nel nostro stato attuale, possiamo sentirlo; come se lui parlasse una lingua a noi sconosciuta: dobbiamo prima imparare per poterci collegare con questo oggetto del mistero.
Per cui ricapitolando, osservazione nei diversi centri per accrescere la nostra personale conoscenza di sé o per dirla in maniera diversa della nostra psicologia.
Per rendere questo articolo completo volevo fare un esempio anche degli altri due centri che restano; per quello istintivo, diciamo, che è quello più fuori il nostro controllo. Questo, direi io, per fortuna perché se questo non facesse il suo lavoro normale per noi sarebbe problemi seri.
Lui regola tutti i nostri aspetti interni: battito cardiaco, digestione, respirazione etc etc in questo momento lo lascerei da parte eventualmente lo riprendiamo fra qualche post.
Il Motorio invece regola tutti i nostri movimenti, è abbastanza facile vederlo in azione: quando guidiamo, per esempio, è lui che comanda.
Potremmo semplificare dicendo che impariamo i movimenti tramite l’intelletto ma una volta che conosciamo cosa dobbiamo fare è il centro motorio che ci aiuta; a differenza dell’intellettuale è molto più veloce ( quando camminiamo non dobbiamo pensare come si fa, lo facciamo e basta!).
Quando cerchiamo di vederlo in qualche modo interferiamo nel suo lavoro e la cosa non gli piace molto. Per cui nelle vostre prossime osservazioni  fate attenzione a cosa succede quando cercate di osservarlo ( per esempio cercate di vedere come guidate).
Per quanto riguarda il centro sessuale per ora non fate proprio niente e concentratevi sugli altri 4 punti e sicuramente poi ne riparleremo..
Ovviamente sono molto graditi commenti su questo articolo che aiutino ad ampliare i concetti esposti e dare più strumenti a tutti per poter lavorare meglio e in maniera più efficace.







1 commento:

  1. Beh credo che la nostra macchina sia veramente una bella macchina, anche se - parafrasando A. De Mello - è una Ferrari ma crediamo sia una Skoda, in cui spesso invece di mettere benzina mettiamo gasolio .. sicuramente vale la pena di osservare meglio la nostra supercar al lavoro :-) grazie Maurizio

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